Nessuno scommetteva su Brexit né su Donald Trump, ma il 2016 è stato l’anno delle sorprese in molti campi. Quelli da gioco per esempio. E’ accaduto con la squadra di calcio inglese del Leicester, allenata da un super outsider (anche noto come “zero tituli”, copyright di Josè Mourinho) e risalita dalla zona retrocessione per battere incredibilmente le corazzate del calcio d’oltremanica, dal Manchester United al Chelsea. Ed è accaduto di nuovo in casa nostra, a Firenze, dove, in un piovoso sabato di novembre, la nazionale italiana di rugby ha sconfitto quella del Sudafrica. Per chi non fosse pratico, va detto che il rugby in Italia ha meno praticanti del golf, circa 70 mila, mentre per il Sudafrica, che di praticanti ne ha 650 mila, è religione e politica, da quando Nelson Mandela lo scelse come strumento di coesione nazionale, in occasione della Coppa del Mondo del 1995, ospitata e vinta in casa e poi definitivamente glorificata da Clint Eastwood e Matt Damon con la pellicola Invictus. Per il Sudafrica, un autentico cigno nero. E per l’Italia?
Nel caso di Brexit e di Trump è stata evocata la post-verità, “la scoperta che il consenso di massa è sempre più incardinato su informazioni non veritiere, se non deliberatamente falsate, e che però vengono considerate vere malgrado la loro dimostrabile infondatezza”. Sul tema si è esercitato Pierluigi Battista: in politica “chi la spara grossa vince”, ha scritto sul Corriere della sera. C’è da far tremare Matteo Renzi, se pensiamo alla riforma che andrà sotto referendum il 4 dicembre, combattuta a cannonate spaziali: “l’ombra di JP Morgan”, “l’eredità della P2”, “il viatico per la dittatura”. Se invece pensiamo allo sport, fare gol o segnare mete è una semplice questione aritmetica: vince chi ne fa di più. Anche nello sport però esiste una post-verità: infatti, il post, quello che viene dopo, è il cosiddetto momento della verità, che arriva sempre, inevitabilmente, a confermare o smentire l’exploit di un giorno e di una stagione. Il prossimo campionato o la prossima partita di rugby diranno insindacabilmente se fu vera gloria. Per quanto riguarda The Donald, si tratta di capire quanto dura il campionato.