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novembre 9 / sixmemos / Democrazia Economica

La Chiesa oltre la sinistra

Il 29 ottobre si è chiusa a Cagliari la settimana sociale della Chiesa, con la presentazione al premier Gentiloni di quattro proposte  su temi quali i piani individuali di risparmio, gli appalti, l’Iva, la formazione. È interessante  scorrere il documento che contiene i 75 punti preparatori all’evento,  redatto dal comitato scientifico, intitolato «Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo, solidale». Dal punto 59 vengono affrontati i temi più innovativi, con la gestione delle inevitabili ricadute negative derivanti in  particolare dalla sharing economy e dal lavoro virtuale. Ne enucleiamo di seguito cinque.

60. “Nel nuovo scenario cambiano le stesse forme di lavoro. Attraverso il lavoro organizzato direttamente da una piattaforma digitale (crowd work), un lavoratore da una qualsiasi parte del mondo è in grado di lavorare a favore di persone e imprese grazie alle commesse della piattaforma virtuale a cui è connesso. Questo tipo di attività lavorativa è privo di tutela e non rientra negli schemi giuridici del diritto del lavoro novecentesco. Per tale ragione, si pongono interrogativi in ordine agli standard minimi di tutela di questo tipo di lavoratori. Anzitutto il diritto a un compenso minimo dignitoso; in secondo luogo, prevedere garanzie per la sicurezza; infine, pensare e stabilire criteri in base a cui la piattaforma distribuisce le commesse”.

61.” Occorre dunque pensare soluzioni legislative nuove in grado di cogliere le specificità di questo nuovo tipo di lavoratore che non è né quello subordinato, né quello autonomo né quello parasubordinato. Come è stato evidenziato dalla giurisprudenza inglese sul caso Uber, i lavoratori della nuova era sconfinano dagli schemi giuridici tradizionali perché la rivoluzione tecnologica ha messo in crisi le categorie su cui essi si sono retti. E così, il giudice ha concluso che questi lavoratori sono innanzitutto semplicemente lavoratori (workers) e non occupati (employees) cioè dipendenti. L’obiettivo deve essere quello di garantire a questi lavoratori la possibilità di esercitare gli stessi diritti sindacali già riconosciuti agli altri lavoratori, a partire dalla facoltà di costituire rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, con funzioni anche contrattuali e di esercitare i propri diritti (sciopero compreso) senza che a tale esercizio possano seguire comportamenti discriminatori e punitivi. Le particolarità delle prestazioni lavorative (discontinuità, saltuarietà, occasionalità, ecc.) richiedono, più in generale, alcuni correttivi alla disciplina vigente, ad esempio estendendo la disciplina in materia di somministrazione di lavoro e qualificando la piattaforma digitale quale agenzia di somministrazione e l’esercente che utilizza il servizio del lavoratore quale utilizzatore. Infine, si tratta di creare strumenti di tutela in caso di disoccupazione involontaria, malattia e maternità, trattamento pensionistico, soprattutto qualora l’attività si configura come la sola fonte di guadagno”.

62. “Con il lavoro ‘agile’, il lavoratore si collega ad una postazione virtuale all’interno dell’azienda e svolge attività di lavoro da remoto. Il lavoro agile non è semplicemente lavorare a casa, ma consiste nell’orientare la prestazione al risultato e non ‘al tempo’, garantire che il lavoratore cresca nella conoscenza, proteggere il professionista indipendente. Questo tipo di lavoro è già stato regolato da un disegno di legge approvato nel 2017. Tuttavia è disciplinato nell’antico alveo del lavoro subordinato. Andrebbero invece disciplinati i tempi di lavoro per permettere al lavoratore di ‘disconnettersi’, regolata la sicurezza – anche con riferimento all’infortunio c.d. in itinere – disegnata per il lavoro subordinato e prevista la compatibilità del trattamento economico stabilito dall’attuale contrattazione collettiva all’attività lavorativa.”

63. “Cogliere la sfida della quarta rivoluzione industriale – che crea rapporti verticali e orizzontali di lavoro, lo spazio e i tempi di lavoro – significa ripensare, anche dentro la fabbrica e i luoghi di lavoro, le tutele del diritto del lavoro di stampo fordista o post-fordista e favorire la contrattazione aziendale (la forma più ‘prossima’ alla vita del lavoratore) rispetto alla contrattazione nazionale. A questo riguardo, occorre superare il binomio costituito dalle Rappresentanze sindacali aziendali (Rsa) e le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu), riformando l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori (la legge n. 300 del 1970) per poter selezionare i soggetti sindacali abilitati alla contrattazione di prossimità e garantire una disciplina che renda vincolante il contratto aziendale. La rappresentanza dei lavoratori, sul modello francese e tedesco, deve realizzare un ruolo di rappresentanza esclusiva e basata sul criterio della maggioranza, con poteri specifici di negoziazione, che sia sostenuto anche dalla norma di legge.”

75. “Riguardo la piena occupazione. Come è noto, la Banca Centrale Europea ha come obiettivo statutario quello della stabilità dei prezzi che devono tendere ma non superare il 2%. Non si parla della questione occupazionale, che rimane un obiettivo ‘implicito’. Di fronte a questa situazione, il governatore della Banca Centrale Europea ha coraggiosamente sollevato la questione della disoccupazione, segnalandolo come emergenza principale dell’Unione Europea. È ora di chiedere all’Unione Europea un cambiamento di statuto della BCE così da affiancare esplicitamente – come avviene ad esempio negli statuti della Federal Reserve Americana e della Bank of England – all’obiettivo del contenimento della dinamica dei prezzi quello della riduzione della disoccupazione. In concreto, un accento prioritario alla dignità della persona e del lavoro significa saper usare le leve della politica monetaria per ridurre la spesa per interessi che finisce per creare sempre nuovo debito”.

Sono analisi e proposte pragmatiche, sensate, sicuramente attuali. E testimoniano che, sui temi che dovrebbero appartenere alla sinistra, la Chiesa oggi è più innovativa della sinistra.

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Written by:sixmemos

Six Memos

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